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Corser sul WorldSBK 2022: "È stato fantastico da guardare… questo è ciò che rende il WorldSBK così speciale!"

Friday, 9 December 2022 05:49 GMT

Il due volte campione del mondo ripercorre la stagione che ha visto il successo di Alvaro Bautista ed elogia gli avversari dello spagnolo

La stagione 2022 del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike è stata davvero indimenticabile grazie alla sfida a tre che ha visto protagonisti Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati), Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) e Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK), con Bautista ad avere la meglio. Il due volte campione del mondo nel WorldSBK Troy Corser ha detto la sua su questa incredibile stagione, su quello che per lui è il miglior pilota da vedere nel WorldSBK, senza tralasciare commenti sul successo di Ducati e su due australiani che puntano a lasciare il segno nel WorldSBK.

Dopo 12 Round e 36 gare, la stagione del WorldSBK si è conclusa in Australia al Phillip Island Grand Prix Circuit. Troy Corser, campione del mondo nel WorldSBK nel 1996 e 2005, ha fornito il suo commento sulla stagione che ha permesso a Ducati di tornare a vincere il titolo iridato dopo 11 anni.

Corser ha detto: “È stato fantastico da guardare. Vedere tre piloti a quel livello con costruttori diversi, delle gare così ravvicinate e il rispetto tra piloti che vedo in pista… corrono intensamente ma con correttezza, non si creano problemi a vicenda. Per me è questo ciò che rende così speciale il WorldSBK. Per quanto riguarda Ducati, considerando la storia di successi ottenuti nel WorldSBK, è difficile credere siano passati 11 anni da quando aveva vinto per l’ultima volta il titolo mondiale. Ho sempre detto che Bautista è un ottimo pilota e lavorare con gli ingegneri e il personale Ducati ha permesso di trarre il meglio da lui come pilota e penso che gli abbia consentito di trarre il meglio dal team. È bellissimo. È un bel personaggio, molto carino con gli appassionati, il pubblico e tutti”.

Corser ha anche parlato del sei volte campione del mondo Rea, dicendo che il nordirlandese è stato il pilota che gli è piaciuto di più da vedere in pista. Nel corso del Round di Australia, Rea ha raggiunto Corser a quota 377 presenze nel WorldSBK. Corser ha detto: “Jonny è il pilota che tutte le volte sembra essere in grande controllo. Ovviamente lo conosco da tanto, tanto tempo, da quando per la prima volta è entrato a far parte del Campionato, ai tempi del WorldSSP. Ho anche trascorso del tempo con lui, aiutandolo il più possibile. Vederlo ora, vedere i traguardi che ha raggiunto come pilota, è davvero speciale. Si tratta di un altro record che mi aspetto venga battuto. Bella sensazione per Jonny raggiungere questo traguardo. Come ho detto, lui è un pilota che mi è sempre piaciuto aiutare e vederlo vincere e penso che per Jonny sia bello strapparmi il record”.

Un australiano sarà presente nella prossima stagione sullo schieramento del WorldSBK: si tratta di Remy Gardner che dalla MotoGP™ approderà nel GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team debuttando così nel Campionato in sella a una Yamaha YZF-R1. Corser ha parlato delle possibilità di Gardner nel WorldSBK e ha anche detto la sua su Oli Bayliss che quest’anno ha esordito nel WorldSSP con il BARNI Spark Racing Team con un sesto posto al Circuito Estoril come miglior risultato.

In merito a Gardner e Bayliss, Corser ha detto: “Per Remy, per me, è un po’ difficile immaginare dove arriverà nel WorldSBK. Senza dubbio, è un pilota molto talentuoso, ma è un paddock diverso. Ha tanto talento, è molto veloce, ma mettere tutto insieme qui in un’intera stagione, non è facile. In MotoGP™ ha imparato tanto ma penso che le Superbike siano probabilmente un po’ più difficili da guidare. Gli auguro tutto il meglio. Aspettiamo e vediamo, è difficile dirlo prima di vederlo su una Superbike. Oli Bayliss, senza dubbio, ha tanta pressione, penso per via dei successi di suo padre Troy e del nome che porta. Sembra abbastanza calmo e rilassato. Gli serve ancora un po’ di esperienza, un po’ più di tempo sulla moto. Ma è fantastico vedere Troy che ha il figlio che gira in pista, sono sicuro sia molto orgoglioso di vedere in azione suo figlio. Sono sicuro che sia anche molto stressante, per lui e per Kim! Mi piacerebbe dire che possa essere un altro campione del mondo ma per lui al momento c’è tanta strada da fare, solamente per ottenere risultati e acquisire esperienza”.

 

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